LIGHTS CAMERA INTERACTION LCI5 (Google Affiliate Ad)DIDAX DD-81586 Montessori Shap (Google Affiliate Ad) Maria Montessori nasce il 31 agosto 1870, a Chiaravalle (AN), da Alessandro e Renilde Stoppani e muore il 6 maggio 1952, nella città di Noordwijk in Olanda.
Maria Montessori è stata la prima donna medico in Italia. E' anche un volto molto familiare a tanti italiani che hanno conosciuto la LIRA. Infatti, era il volto stampato sulle banconote da mille lire.
Maria e la sua famiglia si traferirono a Roma quando Maria era ancora molto giovane. Maria manifesta fin da subito l’interesse per le materie scientifiche, soprattutto matematica e biologia. I suoi genitori avrebbero preferito diventasse maestra, invece lei decise d'iscriversi alla Facoltà di Medicina dell’Università “la Sapienza”. Dopo essersi laureata in medicina viene nominata assistente presso la clinica psichiatrica dell’Università, dove si dedica alla cura ed al recupero dei bambini con problemi psichici. Durante questo periodo lavorativo entra in contatto con gli ambienti scientifici di Francia ed Inghilterra e con gli esperimenti rieducativi tentati da Jean Marc Itard (1765-1835) sui bambini selvaggi e allevati da animali.
Ciò che attira maggiormente l'attenzione e l'interesse di Maria è la possibilità d’inserimento nella comunità dei bambini anormali e minorati mentali attraverso un percorso di educazione adeguato.
Nel 1898 diventa direttrice della scuola magistrale ortofrenica di Roma e al Congresso Pedagogico di Torino, presenta i suoi primi risultati sulle sue ricerche. In seguito decide di prendere una seconda laurea in Filosofia.
Nel 1904 consegue la libera docenza in antropologia ed ha l’opportunità di occuparsi dell’organizzazione degli asili infantili.
Nel 1907, a San Lorenzo, apre la prima "Casa dei Bambini" in cui applica una nuova concezione di scuola dell’infanzia.
Nel 1909 pubblica "Il metodo della pedagogia scientifica" che venne tradotto in varie lingue ed accolto positivamente in tutto il mondo occidentale.
Quando Maria Montessori si recò negli States, il New York Tribune la presentò come “The most interesting woman of Europe” (la donna più interessante d’Europa).
Nel 1924 nasce la scuola magistrale Montessori e l’"Opera Nazionale Montessori" della quale Maria Montessori ne diviene Presidente onoraria.
Nel 1929 viene fondata anche l’Associazione Montessori Internazionale (A.M.I.). Quando il regime fascita cercò di mettere le mani sull'Associazione per farne uno strumento di propaganda politica e nazionalista iniziarono ad insorgere degli insanabili contrasti tra Maria Montessori ed il Partito Fascista che costrinsero Maria Montessori e suo figlio a lasciare l'Italia.
II regime nazista a Berlino ed a Vienna decise di bruciare i libri e le foto di Maria Montessori. Maria montessori rientro' in Italia nel 1947 e si dedicò alla ricostruzione dell’"Opera Nazionale Montessori". Col contributo di Maria Jervolino e Salvatore Valitutti, l’Opera Nazionale Montessori poté riprendere e sviluppare le proprie finalità valorizzando i principi pedagogici della fondatrice e diffonderne la conoscenza.
Il pensiero ed il metodo pedagogico della Montessori sono molto diversi dal pensiero e dal metodo della pedagogia a lei contemporanea.
L'idea che la Montessori ha del bambino è molto diversa da quella diffusa in quel momento da tante opere letterarie, da Pinocchio a Gianburrasca, che cento ne pensa e mille ne fa. Per lei il bambino è serio, disciplinato, obbediente con la passione per l’ordine. Maria montessori non sostiene che non ci siano i caratteri del bambino incontrollabile, ma ritiene che siano il risultato di un disconoscimento dell'infanzia, di un’incomprensione millenaria che produce bambini “deviati”.
Secondo Maria Montessori se un bambino è messo in un ambiente adatto, libero dai pregiudizi, si rivela un Bambino nuovo, o meglio rivela il vero bambino. Spariscono disordine, disobbedienza, svogliatezza, golosità, litigio, capricci, paura, curiosità, immaginazione creatrice, gioco e attaccamento a persone. L'elemento dominante del metodo Montessori è quello di mettere il bambino al centro e pensare il bambino come ad una persona capace a cui non serve che gli vengano insegnate le cose. E' un tipo di apprendimento esperenziale. L'adulto ha una funzione di supervisore ed è colui che mostra come finzionano gli oggetti ma che lascia libero il bambino esprimersi.
Montessori fa scaturire dal bambino stesso le scelte in positivo e in negativo fatte nelle sue scuole.
Secondo maria Montessori il bambino sceglie:
1) RIPETIZIONE DELL’ESERCIZIO: Se agli adulti la ripetizione dell'esercizio pare noiosa ed inutile per il bambino non lo è, perché è il modo in cui il bambino impara. Il bambino, infatti, compie una certa azione fino a quando essa non gli riesce alla perfezione.
2) LIBERA SCELTA: Il bambino deve poter scegliere il materiale che desidera e deve poterlo tenere per tutto il tempo che desidera. La scelta deve essere fatta tra il materiale messo a disposizione dalla scuola che volutamente non è molto.
3) CONTROLLO DELL’ERRORE: Il materiale a disposizione è strutturato in modo tale che l’errore si evidenzia da sé. La maestra sarà quindi liberata dall’ingrato compito di rilevare l’errore che nella scuola tradizionale costituisce il suo lavoro prevalente.
4) ANALISI DEL MOVIMENTO: Ogni movimento deve essere perfetto. Per fare questo è necessario che movimenti più complessi siano scomposti in movimenti piu' semplici in maniera che possano essere appresi in modo perfetto.
5) ESERCIZIO DEL SILENZIO: Nell'esercizio del silenzio si invitano i bambini ad evitare fi fare qualsiasi tipo di suono. Lentamente si raggiunge uno stadio di silenzio assoluto che da' l'opportunità di sentire tutto un insieme di suoni che generalmente passano innosservati. Esso è quindi una attività e non una mancanza di attività, una conquista suggestiva del bambino frutto di un notevole sforzo.
7) BUONE MANIERE: Ogni bambino deve rispettare l’altro e deve aspettare il suo turno, per ogni attività.
8) ORDINE DELL’AMBIENTE: L'ambiente deve essere tenuto sempre in ordine. Secondo Maria Montessori l'ordine esterno è una rappresentazione dell'ordine interno.
9) PULIZIA DELLA PERSONA: Deve essere perseguita in modo scrupoloso.
10) SCRITTURA E LETTURA: Il bambino impara a scrivere ricopiando e riconoscendo le lettere dell'alfabeto. Il ricopiare è considerato da Maria Montessori un esercizio sensoriale e solo dopo il bambino impara il meccanismo della scrittura. Inizialmente il bambino scrive anche parole di cui non conosce il significato. In un secondo momento si rende conto del significato delle parole come di una scoperta successiva e diversa dal meccanismo della scrittura. Solo da quel momento il bambino inizierà a leggere libri e tutto quello che gli capiterà davanti agli occhi.
Nel metodo di Maria Montessori vengono aboliti:
1) ESAMI E PROGRAMMI: Il bambino si costruisce da solo il proprio programma e il materiale gli permette di autovalutarsi.
2) LEZIONI COLLETTIVE E MAESTRE INSEGNANTI: Generalmente la maestra si rivolge al singolo alunno, solo occasionalmente si rivolge alla classe. La maestra spiega agli alunni l'uso del materiale che hanno a disposizione.
3) GIOCATTOLI: Vengono considerati diseducativi. Secondo Maria Montessori vengono richiesti dai bambini solo per mancanza di materiale adatto ma se questo è presente vengono tralasciati.
Maria Montessori diceva che nelle “Case del Bambino” non si vedeva il metodo all’opera ma solo il bambino come egli era realmente e non come la società lo costringeva ad essere.
Secondo Maria Montessori la scuola si compone di tre punti essenziali:
a) Ambiente adatto: (tutti i sippellettili della classe devono essere adatti ai bambini ed anche il ritmo di "lavoro" deve essere quello dei bambini e non quello degli insegnanti). Il ritmo dell’adulto è quello che domina nelle scuole tradizionali, un ritmo efficientista molto lontano da quello del bambino e pertanto per lui alienante;
b) Maestro umile: Inteso non come colui che insegna al bambino la sua verità, ma come colui che dirige (la maestra viene chiamata direttrice) le attività del bambino, quelle attività che permettono al bambino di sviluppare il suo spirito e di liberare le sue immense energie.
L’umiltà del maestro è da intendere nel senso che non deve sostituirsi alla natura ma solo rimuovere gli ostacoli che impediscano il suo pieno e completo dispiegarsi;
c) Materiale scientifico: Il materiale consiste in un insieme di oggetti che hanno lo scopo di educare i sensi. Il termine scientifico e' utilizzato per indicare u a scelta "scentifica" effettuata dai bambini stessi e che Maria Montessori si è semplicemente adoperata alla realizzazione tecnica.
Maria Montessori rappresentò il femminismo italiano agli albori del XX secolo. Partecipò alle lotte per l’emancipazione femminile. Famoso è rimasto il suo intervento al Congresso femminile di Berlino nel 1896. Nelle sue conferenze si schierava a favore di un’educazione sessuale per le donne.
Le frasi celebri di Maria Montessori:
“La scuola è quell’esilio in cui l’adulto tiene il bambino fin quando è capace di vivere nel mondo degli adulti senza dar fastidio”.
“Ecco un principio essenziale: insegnare i dettagli significa portare confusione. Stabilire le relazioni tra le cose, significa portare conoscenza”.
“Se c’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal mondo del bambino, perché in lui si costruisce l’uomo”.
Maria Montessori è stata la prima donna medico in Italia. E' anche un volto molto familiare a tanti italiani che hanno conosciuto la LIRA. Infatti, era il volto stampato sulle banconote da mille lire.
Maria e la sua famiglia si traferirono a Roma quando Maria era ancora molto giovane. Maria manifesta fin da subito l’interesse per le materie scientifiche, soprattutto matematica e biologia. I suoi genitori avrebbero preferito diventasse maestra, invece lei decise d'iscriversi alla Facoltà di Medicina dell’Università “la Sapienza”. Dopo essersi laureata in medicina viene nominata assistente presso la clinica psichiatrica dell’Università, dove si dedica alla cura ed al recupero dei bambini con problemi psichici. Durante questo periodo lavorativo entra in contatto con gli ambienti scientifici di Francia ed Inghilterra e con gli esperimenti rieducativi tentati da Jean Marc Itard (1765-1835) sui bambini selvaggi e allevati da animali.
Ciò che attira maggiormente l'attenzione e l'interesse di Maria è la possibilità d’inserimento nella comunità dei bambini anormali e minorati mentali attraverso un percorso di educazione adeguato.
Nel 1898 diventa direttrice della scuola magistrale ortofrenica di Roma e al Congresso Pedagogico di Torino, presenta i suoi primi risultati sulle sue ricerche. In seguito decide di prendere una seconda laurea in Filosofia.
Nel 1904 consegue la libera docenza in antropologia ed ha l’opportunità di occuparsi dell’organizzazione degli asili infantili.
Nel 1907, a San Lorenzo, apre la prima "Casa dei Bambini" in cui applica una nuova concezione di scuola dell’infanzia.
Nel 1909 pubblica "Il metodo della pedagogia scientifica" che venne tradotto in varie lingue ed accolto positivamente in tutto il mondo occidentale.
Quando Maria Montessori si recò negli States, il New York Tribune la presentò come “The most interesting woman of Europe” (la donna più interessante d’Europa).
Nel 1924 nasce la scuola magistrale Montessori e l’"Opera Nazionale Montessori" della quale Maria Montessori ne diviene Presidente onoraria.
Nel 1929 viene fondata anche l’Associazione Montessori Internazionale (A.M.I.). Quando il regime fascita cercò di mettere le mani sull'Associazione per farne uno strumento di propaganda politica e nazionalista iniziarono ad insorgere degli insanabili contrasti tra Maria Montessori ed il Partito Fascista che costrinsero Maria Montessori e suo figlio a lasciare l'Italia.
II regime nazista a Berlino ed a Vienna decise di bruciare i libri e le foto di Maria Montessori. Maria montessori rientro' in Italia nel 1947 e si dedicò alla ricostruzione dell’"Opera Nazionale Montessori". Col contributo di Maria Jervolino e Salvatore Valitutti, l’Opera Nazionale Montessori poté riprendere e sviluppare le proprie finalità valorizzando i principi pedagogici della fondatrice e diffonderne la conoscenza.
Il pensiero ed il metodo pedagogico della Montessori sono molto diversi dal pensiero e dal metodo della pedagogia a lei contemporanea.
L'idea che la Montessori ha del bambino è molto diversa da quella diffusa in quel momento da tante opere letterarie, da Pinocchio a Gianburrasca, che cento ne pensa e mille ne fa. Per lei il bambino è serio, disciplinato, obbediente con la passione per l’ordine. Maria montessori non sostiene che non ci siano i caratteri del bambino incontrollabile, ma ritiene che siano il risultato di un disconoscimento dell'infanzia, di un’incomprensione millenaria che produce bambini “deviati”.
Secondo Maria Montessori se un bambino è messo in un ambiente adatto, libero dai pregiudizi, si rivela un Bambino nuovo, o meglio rivela il vero bambino. Spariscono disordine, disobbedienza, svogliatezza, golosità, litigio, capricci, paura, curiosità, immaginazione creatrice, gioco e attaccamento a persone. L'elemento dominante del metodo Montessori è quello di mettere il bambino al centro e pensare il bambino come ad una persona capace a cui non serve che gli vengano insegnate le cose. E' un tipo di apprendimento esperenziale. L'adulto ha una funzione di supervisore ed è colui che mostra come finzionano gli oggetti ma che lascia libero il bambino esprimersi.
Montessori fa scaturire dal bambino stesso le scelte in positivo e in negativo fatte nelle sue scuole.
Secondo maria Montessori il bambino sceglie:
1) RIPETIZIONE DELL’ESERCIZIO: Se agli adulti la ripetizione dell'esercizio pare noiosa ed inutile per il bambino non lo è, perché è il modo in cui il bambino impara. Il bambino, infatti, compie una certa azione fino a quando essa non gli riesce alla perfezione.
2) LIBERA SCELTA: Il bambino deve poter scegliere il materiale che desidera e deve poterlo tenere per tutto il tempo che desidera. La scelta deve essere fatta tra il materiale messo a disposizione dalla scuola che volutamente non è molto.
3) CONTROLLO DELL’ERRORE: Il materiale a disposizione è strutturato in modo tale che l’errore si evidenzia da sé. La maestra sarà quindi liberata dall’ingrato compito di rilevare l’errore che nella scuola tradizionale costituisce il suo lavoro prevalente.
4) ANALISI DEL MOVIMENTO: Ogni movimento deve essere perfetto. Per fare questo è necessario che movimenti più complessi siano scomposti in movimenti piu' semplici in maniera che possano essere appresi in modo perfetto.
5) ESERCIZIO DEL SILENZIO: Nell'esercizio del silenzio si invitano i bambini ad evitare fi fare qualsiasi tipo di suono. Lentamente si raggiunge uno stadio di silenzio assoluto che da' l'opportunità di sentire tutto un insieme di suoni che generalmente passano innosservati. Esso è quindi una attività e non una mancanza di attività, una conquista suggestiva del bambino frutto di un notevole sforzo.
7) BUONE MANIERE: Ogni bambino deve rispettare l’altro e deve aspettare il suo turno, per ogni attività.
8) ORDINE DELL’AMBIENTE: L'ambiente deve essere tenuto sempre in ordine. Secondo Maria Montessori l'ordine esterno è una rappresentazione dell'ordine interno.
9) PULIZIA DELLA PERSONA: Deve essere perseguita in modo scrupoloso.
10) SCRITTURA E LETTURA: Il bambino impara a scrivere ricopiando e riconoscendo le lettere dell'alfabeto. Il ricopiare è considerato da Maria Montessori un esercizio sensoriale e solo dopo il bambino impara il meccanismo della scrittura. Inizialmente il bambino scrive anche parole di cui non conosce il significato. In un secondo momento si rende conto del significato delle parole come di una scoperta successiva e diversa dal meccanismo della scrittura. Solo da quel momento il bambino inizierà a leggere libri e tutto quello che gli capiterà davanti agli occhi.
Nel metodo di Maria Montessori vengono aboliti:
1) ESAMI E PROGRAMMI: Il bambino si costruisce da solo il proprio programma e il materiale gli permette di autovalutarsi.
2) LEZIONI COLLETTIVE E MAESTRE INSEGNANTI: Generalmente la maestra si rivolge al singolo alunno, solo occasionalmente si rivolge alla classe. La maestra spiega agli alunni l'uso del materiale che hanno a disposizione.
3) GIOCATTOLI: Vengono considerati diseducativi. Secondo Maria Montessori vengono richiesti dai bambini solo per mancanza di materiale adatto ma se questo è presente vengono tralasciati.
Maria Montessori diceva che nelle “Case del Bambino” non si vedeva il metodo all’opera ma solo il bambino come egli era realmente e non come la società lo costringeva ad essere.
Secondo Maria Montessori la scuola si compone di tre punti essenziali:
a) Ambiente adatto: (tutti i sippellettili della classe devono essere adatti ai bambini ed anche il ritmo di "lavoro" deve essere quello dei bambini e non quello degli insegnanti). Il ritmo dell’adulto è quello che domina nelle scuole tradizionali, un ritmo efficientista molto lontano da quello del bambino e pertanto per lui alienante;
b) Maestro umile: Inteso non come colui che insegna al bambino la sua verità, ma come colui che dirige (la maestra viene chiamata direttrice) le attività del bambino, quelle attività che permettono al bambino di sviluppare il suo spirito e di liberare le sue immense energie.
L’umiltà del maestro è da intendere nel senso che non deve sostituirsi alla natura ma solo rimuovere gli ostacoli che impediscano il suo pieno e completo dispiegarsi;
c) Materiale scientifico: Il materiale consiste in un insieme di oggetti che hanno lo scopo di educare i sensi. Il termine scientifico e' utilizzato per indicare u a scelta "scentifica" effettuata dai bambini stessi e che Maria Montessori si è semplicemente adoperata alla realizzazione tecnica.
Maria Montessori rappresentò il femminismo italiano agli albori del XX secolo. Partecipò alle lotte per l’emancipazione femminile. Famoso è rimasto il suo intervento al Congresso femminile di Berlino nel 1896. Nelle sue conferenze si schierava a favore di un’educazione sessuale per le donne.
Le frasi celebri di Maria Montessori:
“La scuola è quell’esilio in cui l’adulto tiene il bambino fin quando è capace di vivere nel mondo degli adulti senza dar fastidio”.
“Ecco un principio essenziale: insegnare i dettagli significa portare confusione. Stabilire le relazioni tra le cose, significa portare conoscenza”.
“Se c’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal mondo del bambino, perché in lui si costruisce l’uomo”.
Nessun commento:
Posta un commento